Per un ragazzo nato agli inizi degli anni ‘90, e più precisamente nel 1992, l’infanzia è stata caratterizzata dall’assenza della rete chi siamo abituati oggi: Internet non era ancora alla portata di tutti e Google non era ancora nelle nostre tasche. Il nostro Google era un canale chiamato Mtv, guardato in casa con mia sorella e i nostri cugini. Mtv era la nostra fonte per restare aggiornati, non solo su quello musicale o cinematografico, e capire così cosa stesse accadendo nel mondo. Proprio in quegli anni una grande star, Ozzy Osbourne, fu tra i primi a far entrare in casa le telecamere e raccontare al pubblico la propria vita privata. Sono cresciuto così conoscendo il mito di questo personaggio circondato dall’aura, ancor più mitologica, di quel gruppo nato nel 1968: i Black Sabbath.
Insomma, forse non immaginavo che avrei scritto un libro su di loro da grande, diciamo che se ne è presentata l’opportunità (grazie all’editore Diarkos) ma quel fascino, quel suono, quell’alone di arcano e misterioso colpirono la mia mente accompagnandomi nella crescita, motivo per il quale adesso c’è questo libro negli scaffali delle librerie di tutta Italia. Perché un libro sui Sabs? Perché, al di là del gusto personale (possono piacere o meno), stiamo parlando di una delle più grandi band della storia che ha inventato un genere, il Metal, totalmente in controtendenza con il mondo di quegli anni (la terra era abitata dai figli dei fiori): sono stati degli innovatori coraggiosi, sfidando l’industria musicale e la critica, colpendo nella mente e nel cuore del pubblico.
Quando parliamo di loro parliamo di molto altro in realtà: nel libro si parla molto anche dei The Beatles, furono loro infatti ad ispirare Ozzy Osbourne convincendolo che avrebbe fatto il musicista da grande. Si parla anche di cinema, sì perché – pensate un po’ – quel nome “Black Sabbath” altro non è che il nome con cui venne presentato, nella sale inglesi, la pellicola di un nostro connazionale, Mario Bava, maestro dell’horror che colpì la band di Birmingham grazie alla pellicola “I tre volti della paura”. Insomma, parlare dei Sabs significa fare un viaggio all’insegna della musica, del cinema, dell’arte, passando per i grandi nomi del passato e del presente, viste le numerose band che hanno ispirato. Un titolo che non può mancare nelle librerie degli appassionati di musica. Lo trovate in libreria, dal 30 Settembre 2024, e su Amazon cliccando qui.
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