La dott.ssa Ilaria Cinelli, Ing. PhD AFAsMA è un giovane leader e un ingegnere senior con record di risultati nel campo dell’ingegneria biomedica e dell’esplorazione dello spazio. Le sue esperienze lavorative riguardano l’ingegneria biomedica, l’ingegneria neurale, i fattori umani, la progettazione di missioni, le missioni analogiche, la medicina spaziale, la leadership, il coaching e la gestione.
Ilaria ha conseguito una laurea e un master in ingegneria biomedica presso l’Università di Pisa e un dottorato di ricerca strutturato in ingegneria neurale presso l’Università Nazionale d’Irlanda Galway (Repubblica d’Irlanda). È anche laureata al Programma di Studi Spaziali dell’Università Spaziale Internazionale di TU Delft (Paesi Bassi). Più recentemente, ha completato un Postdoc presso la Tufts University (USA) in Neuromodulazione.
Ilaria è Associate Fellow della Aerospace Medical Association, Presidente della Aerospace Human Factors Association, Membro-at-Large del Consiglio Medico Aerospaziale e Membro-at-Large del ramo Scienze della Vita e Ingegneria Biomedica. È anche co-leader del Gruppo di Esplorazione Spaziale del Consiglio Consultivo per la Generazione Spaziale.
Inoltre, Ilaria è membro invitato del Mars Society Steering Committee, grazie alla sua vasta esperienza maturata in isolamento durante la conduzione di diverse missioni analogiche presso la Mars Desert Research Station. Infine, Ilaria è mentore e role model della rete Space4Women del United Nations Office for Outer Space Affairs (UNOOSA). Conosciamola meglio in questa breve intervista.
“Mi sono ispirata a modelli di donne molto diverse nelle mia vita. Il pirmo modello è stato Rita Levi-Montalcini, un simbolo di passione smisurata per la scienza e di talento premiato con il Nobel Prize nel 1986. Grazie a lei, ho capito in fretta che la chiave per emergere è fatta da talento, motivazione e perserveanza”.
“Sono entrata seguendo la mia curiosità in un momento di noia in cui non riuscivo a studiare. Mi chiesi perché non si possono fare operazioni chirurgiche sulla Luna, e quella fu la scintilla che ha unito la mia passione per la medicine allo spazio”.
“Presto lo spazio sarà accessibile a molti e, quindi, gli investimenti in questo settore avranno un ritorno economico maggiore. Mi aspetto che si investirà molto di più nel trasferimento tecnologico e di conoscenza dal settore spaziale ad applicazioni terrestri. Altri benefici si possono trarre dalla cultura dell’esplorazione spaziale dove la conservazione della natura terrestre, e quindi dell’Uomo, è al primo posto”.
Nella foto in evidenza Ilaria Cinelli, crediti: Alonso Nichols/Tufts University
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